Carità in opera contro la povertà sanitaria

L'Incoronazione di Spine e la Confraternita della Santa Corona

Il sodalizio fu istituito nel 1497 da 12 ricchi borghesi che misero a disposizione capacità e risorse per fornire gratuitamente farmaci e cure ai poveri infermi della città

di Luciano Sabolla

La riproduzione donata da Banco Farmaceutico a S.S. Papa Francesco rappresenta la copia dell’affresco – di metri 7,14 x 4,20 – che occupa la più ampia parete dell’antico oratorio della Confraternita Santa Corona di Spine, ubicato nel cuore di Milano. Il sodalizio fu istituito nel 1497 da 12 nobiles civitatis, ricchi borghesi che misero a disposizione le proprie capacità e risorse economiche per fornire gratuitamente ai poveri infermi della città prestazioni mediche e rimedi medicamentosi prodotti nella spezieria avviata dalla Confraternita stessa – antesignana della moderna farmacia.

La nobile compagnia prese il nome dal concorde desiderio dei dodici membri che la costituirono, di adottare come valore religioso unificante il terzo mistero doloroso della Passione di Cristo .

Per festeggiate i 25 anni di attività, i confratelli incaricarono il pittore Bernardino Luini (ca 1480-1532) di rappresentare nella sala capitolare l’episodio evangelico dell’incoronazione di spine di Cristo, ispirazione devozionale del loro impegno cristiano e sociale.
Il capolavoro fu terminato dopo 38 giorni di lavorazione nel 1522.

Nella scena centrale l’artista lombardo, fedele alla narrazione evangelica, visualizza ciò che avvenne quel giorno nel cortile del pretorio, introducendo anche il significato teologico dell’avvenimento, rappresentando Cristo come vero Re assiso, su un trono da sovrano, sopra una gradinata rivestita di marmo regale.
In ginocchio sono schierati nel loro saio grigio sei confratelli per lato e il priore in abito marrone.

L’aula decorata da questo magnifico affresco fu poi inglobata nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana, fatta costruire nel 1607 da Federico Borromeo, arcivescovo di Milano tra il 1595 e il 1631. Oggi, essa oggi ospita il dipinto di maggior richiamo della Pinacoteca, Il Musico creato da Leonardo da Vinci, alla cui scuola si era in parte riferito lo stesso Bernardino Luini.

La Confraternita della Santa Corona proseguì la sua benemerita attività di assistenza e cura degli ultimi della società per quasi tre secoli.