Carità in opera contro la povertà sanitaria

CORONAVIRUS - Al via la raccolta fondi “Proteggiamoli noi”. Perché medici ed enti assistenziali continuino a prendersi cura di chi si è ammalato

Con il ricavato della raccolta, acquisteremo ciò di cui medici ed enti hanno bisogno per continuare a svolgere il proprio essenziale lavoro.

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Riaffiora la speranza di un ritorno, anche se lento, a una vita normale. Ma non per tutti allo stesso modo. Questa speranza, in certi casi, va sostenuta.

C’è chi ha bisogno del nostro aiuto per continuare a prendersi cura della comunità.

In particolare, i medici di famiglia e gli enti assistenziali. Senza Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) non possono continuare a curare i propri pazienti. Specie quelli che hanno superato la polmonite da Covid-19 e quelli poveri. C’è chi lo era anche prima dell’emergenza, e chi lo è diventato in seguito perché ha perso il lavoro, ha visto ridursi il reddito o dichiarato fallimento.

Il loro numero aumenterà e, per le realtà che offrono cure a chi non può permettersele, crescerà il carico di responsabilità. Senza DPI e apparecchiature, anche loro chiuderanno.

Per questo, insieme a Cdo e Medicina e Persona, nell’ambito del progetto #fareinsieme, abbiamo lanciato la campagna Proteggiamoli noi. Con il ricavato della raccolta, acquisteremo ciò di cui medici ed enti hanno bisogno per continuare a svolgere il proprio essenziale lavoro. Dona ora.