BANCO FARMACEUTICO E CROCE ROSSA INSIEME PER IL VENEZUELA

La Croce Rossa Italiana e la Croce Rossa Internazionale stanno lavorando per assistere, in Venezuela, 650mila persone (attraverso la Croce Rossa locale). La priorità è assicurare il funzionamento degli ospedali. È fondamentale consentire nuovamente l’accesso alle cure minime e indispensabili ad una popolazione stremata da un conflitto interno che, da mesi, rende indisponibili i beni di prima necessità. Basti pensare che l’unica maniera per farsi ricoverare per un parto è quella di presentarsi con l’occorrente: antibiotici, garze sterili, filo di sutura, pannolini, cateteri, antidolorifici, soluzioni saline, anestetici ecc…Questi prodotti, come la maggior parte dei prodotti farmaceutici, nel Paese sono ormai reperibili solamente all’estero o sul mercato nero, in dollari, e a cifre inaccessibili alla maggioranza dei venezuelani.

Dunque, la Croce Rossa è all’opera, oltre che per garantire i gruppi elettrogeni dei nosocomi, per fornire farmaci per gli assistiti.
A Banco Farmaceutico, Croce Rossa Italiana ha chiesto di contribuire raccogliendo, in Italia, raccogliendo i farmaci più richiesti: antibiotici, anestetici, antidolorifici, antipiretici, gastrointestinali, soluzioni saline, antipertensivi, antidiabetici, cortisonici.

È indispensabile e urgente il coinvolgimento delle aziende farmaceutiche, per trovare il prima possibile i medicinali necessari alla sopravvivenza di centinaia di migliaia di persone .

I farmaci, una volta raccolti, saranno inviati in Venezuela attraverso un corridoio umanitario creato da Croce Rossa: “Il governo chavista del presidente Maduro – spiega Croce Rossa Italiana - ha ammesso la disastrosa crisi umanitaria e ha raggiunto un accordo con la Croce Rossa Internazionale, la chiesa venezuelana e indirettamente, con l'opposizione per lasciare entrare aiuti umanitari - aiuti sanitari - nel Paese”.

Per donare o avere ulteriori informazioni, scrivere a silvia.bini@bancofarmaceutico.org o telefonare al 02 70104315