Carità in opera contro la povertà sanitaria

BILANCIO SOCIALE 2017 RACCOLTI 1,3 MILIONI DI FARMACI IN UN ANNO

Nel 2017, Banco Farmaceutico ha raccolto 1.350.164 farmaci, per un valore economico pari a 11.188.754 euro. Con i medicinali donati – grazie a oltre 14mila volontari, 3.851 farmacie e 25 aziende farmaceutiche - sono state aiutate oltre 578.000




Rispetto al 2000, anno di nascita di Banco Farmaceutico, il Paese è radicalmente cambiato. Due fattori, in particolare – la crisi e la stabilizzazione di molti suoi effetti da un lato (si pensi alla perdita del potere d’acquisto delle famiglie o la disoccupazione, specie giovanile, tuttora ad altissimi livelli), i fenomeni migratori, dall’altro, hanno accresciuto le cause dell’indigenza e ne hanno reso più complesse le dinamiche.

Oggi, in Italia, non è aumentato solamente il numero degli ingenti: sono aumentate anche la frequenza e le probabilità di passare da un reddito dignitoso alla povertà; all’interno del cosiddetto ceto medio, poi, esistono sempre più spesso condizioni di fragilità, mentre l’epidemiologia della popolazione indigente straniera che risiede sul territorio italiano è ancora in gran parte sconosciuta. Va, infine, rilevato che, benché una ripresa (seppur debole) ci sia, le condizioni economiche e sociali del Paese sembrano ibernate in una condizione di stasi permanente.

Per continuare a compiere la propria funzione – donare medicinali a chi non può permetterseli -, anche Banco Farmaceutico, rispetto al 2000, si è profondamente trasformato. Da iniziativa locale in grado di raccogliere 15.000 farmaci, è diventato l’ente di riferimento italiano per la donazione dei farmaci (con oltre 1,3 milioni di confezioni l’anno donate a più di 1.700 enti assistenziali), in grado di colmare il vuoto di conoscenza degli strumenti ufficiali in materia di povertà sanitaria (grazie all’attività di ricerca permanente dell’Osservatorio Donazione Farmaci) e di muovere i suoi primi passi nell’ambito della cooperazione internazionale (nel 2017, sono stati forniti farmaci alle popolazioni di Afghanistan, Sud Sudan, Siria e Venezuela).

Tali caratteristiche e dimensioni rappresentano soltanto la condizione necessaria per raccogliere le sfide del presente; necessaria ma non sufficiente. Siamo, infatti, convinti che, per poter continuare a svolgere il nostro lavoro, sarà necessario rafforzare quell’alleanza virtuosa cha abbiamo visto all’opera nel corso degli anni, in cui chi è stato chiamato a fare la propria parte non si è tirato indietro. Si tratta dell’alleanza tra enti assistenziali, farmacisti e aziende farmaceutiche. Un circuito della solidarietà che, già ora, viene riconosciuto dalle istituzioni quale soggetto complementare e necessario al Servizio Sanitario Nazionale: il pieno riconoscimento di tale soggetto rappresenta, probabilmente, la sfida principale per l’immediato futuro, la premessa per poter continuare ad affrontare tutte le altre.

Sergio Daniotti
Presidente Fondazione Banco Farmaceutico onlus