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FARMACIA E RESPONSABILITA’ SOCIALE, IL CASO FARBANCA

Intervista a Giampiero Bernardelle, amministratore delegato dell'unica banca dedicata ad una categoria professionale: servizi finanziari su misura per i farmacisti, ma anche responsabilità sociale come parte integrante della propria attività.

Una banca dedicata a una sola categoria professionale e che considera la responsabilità sociale parte integrante della propria attività. E’ un caso unico in Italia e la professione interessata è quella del farmacista. Stiamo parlando di Farbanca, un istituto telematico (ma con la possibilità di usare gli sportelli della Banca Popolare di Vicenza) operativo con la clientela dal 1999, che ha fatto del suo essere di nicchia un punto di forza: «Abbiamo duemila clienti farmacisti diffusi su tutto il territorio nazionale – spiega l’amministratore delegato Giampiero Bernardelle – e questo ci permette di fornire i classici servizi finanziari adattati però al farmacista, e ora anche una serie di prodotti studiati su misura: il leasing, il mini-credito per i farmacisti, l’assistenza ai consorzi per facilitare l’accesso al credito».

Per poter essere efficaci bisogna conoscere il mondo della farmacia dal di dentro così da poter ritagliare servizi su misura. E infatti da una parte ci sono ben 500 farmacisti che sono anche soci, dall’altra c’è la presenza dei comitati territoriali che hanno una voce anche nel Consiglio d’ Amministrazione: «Dei comitati territoriali fanno parte farmacisti ed esperti del settore, da loro assorbo le necessità per poter poi studiare iniziative a sostegno - dice Bernardelle -. In qualche modo sto diventando un farmacista anch’io, perché il farmacista non è solo un esperto di medicine, è anche un imprenditore, deve gestire il personale, i clienti, ha bisogno di studiare scelte strategiche».

E anche di crescere come presenza sul territorio: «Le farmacie hanno un valore etico – prosegue l’amministratore delegato di Farbanca – e parte del nostro lavoro è aiutare a far crescere l’aspetto culturale ed etico della farmacia. E’ importante creare cultura attorno alla farmacia, e investire su questo aspetto è diventato un’alternativa alla pubblicità classica». Ecco allora l’organizzazione di convegni sul territorio, le borse di studio universitario, il sostegno a iniziative con finalità sociale, come l’attività di Banco Farmaceutico: «La prima responsabilità è far crescere – dice ancora Bernardelle -; questa per Farbanca è una scelta strategica, in questo modo puntiamo alla crescita culturale del settore e del cliente della farmacia».