Carità in opera contro la povertà sanitaria

BANCO FARAMACEUTICO ESPRIME CORDOGLIO PER L'UCCISIONE DELLA FARMACISTA NEL PALERMITANO

Un omicidio efferato compiuto in un paesino di appena mille abitanti, Blufi, nell'entroterra del Palermitano dove tutti si conoscono e dove Giuseppina Jacona, 79 anni, era amatissima.Per tutti era 'la farmacista', in quell'avamposto di frontiera dove d'inverno bisogna affrontare le strade scoscese e innevate per arrivare al primo ospedale che si trova a Petralia. La dottoressa Jacona l'hanno sgozzata due balordi mentre tentavano di rapinare la farmacia di corso Italia. La donna, nonostante i suoi 79 anni, ha tentato di reagire. Non poteva immaginare che facessero sul serio, e invece l'hanno colpita a morta tagliandole la gola. Erano le 18.30 quando i due sono entrati nella farmacia, a volto scoperto, armati di coltello. Una circostanza che inquieta: non potevano pensare di non essere riconosciuti dalla stessa vittima, e proprio per questa ragione, probabilmente avevano già deciso di uccidere la donna e dileguarsi col bottino. Il più giovane dei due rapinatori è stato subito agguantato dai carabinieri, il suo complice è riuscito a dileguarsi. Ma alcuni testimoni l'hanno notato: non poteva certo passare inosservato uno che si aggira per strada nonostante fosse ai domiciliari, come tutti sapevano.


Come ha scritto Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo Giuseppina era un esempio di dedizione al lavoro e di serietà professionale: una vita dietro il banco le aveva conquistato la simpatia e l'affetto di tutti. Nei piccoli territori abbandonati a se stessi, una farmacia è spesso l'unico presidio di assistenza pubblica in piccoli territori talvolta abbandonati a se stessi. Se in una grande città come Palermo ci siamo rassegnati a essere il 'bancomat' della criminalità subendo quotidianamente rapine, aggressioni e vandalismi, in provincia questa è una novità gravissima da non sottovalutare.

La Fondazione Banco Farmaceutico esprime il proprio cordoglio alla famiglia della farmacista e il sostegno e la vicinanza a tutta la categoria dei farmacisti che, in questo periodo di crisi economica, sembra particolarmente colpita da atti criminali. E’ proprio di questi giorni infatti la denuncia di Federfarma, secondo cui solo nella provincia di Milano nei primi dieci mesi del 2013 si è registrato un aumento del 37% delle rapine rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (110 contro 77).