PAPA AL CENTRO ASTALLI, PRESENTE ANCHE IL BANCO FARMACEUTICO

"Roma dovrebbe essere la città che permette di ritrovare una dimensione umana, di ricominciare a sorridere". E' quanto ha detto papa Francesco visitando il 10 settembre il Centro Astalli di Roma, un'opera di accoglienza per rifugiati fondata dai gesuiti. Il Papa ha ricordato che invece spesso i rifugiati "sono costretti a vivere in situazioni disagiate, a volte degradanti, senza la possibilità di iniziare una vita dignitosa, di pensare a un nuovo futuro".
Per questo è importante un'opera come il Centro Astalli il cui direttore, padre Giuseppe La Manna, ha voluto che all'incontro con il Pontefice ci fossero tutti coloro che collaborano e aiutano il Centro. Tra questi il Banco Farmaceutico, rappresentato dal delegato territoriale di Roma Consuelo De Lorenzi, grazie al quale il Centro Astalli può far funzionare la farmacia che distribuisce gratuitamente i farmaci agli oltre duemila rifugiati che ogni anno si rivolgono all'ambulatorio interno.
Anche questa "carità in opera" è un modo per «tenere sempre viva la speranza! Aiutare a recuperare la fiducia - come ha detto papa Francesco -. Mostrare che con l'accoglienza e la fraternità si può aprire una finestra sul futuro, più che una finestra, una porta, e più si può avere ancora un futuro».
(foto di Alessia Giuliani – Centro Astalli)