Carità in opera contro la povertà sanitaria

SICILIA: FRONTIERA DELLA SPERANZA CONTRO LA POVERTÀ SANITARIA

La povertà sanitaria è un fenomeno che si sta diffondendo su tutto il territorio nazionale colpendo soprattutto le famiglie monoreddito e gli anziani che non sono più in grado di acquistare i farmaci nemmeno quelli con ricetta medica. In particolare in Sicilia il fabbisogno del 2014 è stato di 52.432 farmaci, con un incremento del 13,4% rispetto al 2013. Il dato è calcolato sulla base della richiesta di medicinali proveniente dai 70 enti siciliani convenzionati con il Banco Farmaceutico che hanno aiutato complessivamente nel 2014 più di 26.000 persone.

Sono questi i dati che risultano dall’indagine della Fondazione Banco Farmaceutico e che saranno oggetto di dibattito in occasione del convegno “Sicilia: Frontiera della speranza contro la povertà sanitaria” che si terrà sabato 27 Settembre 2014 alle ore 17.30 a Pharmevolution, Convention Evento della farmaceutica in scena il prossimo fine settimana all’Etnafiere di Catania.

La povertà sanitaria in Sicilia riguarda maggiormente il sesso maschile (51,3%) e in particolare colpisce gli italiani che doppiano gli stranieri (65,3%, pari a 17.124). Tra gli italiani il 54,8% è rappresentato da adulti, il 27,5% da anziani e il 17,7% da minorenni.

La richiesta maggiore è quella di analgesici e antipiretici (13,2%), seguiti dagli antinfiammatori per via orale (8,6%) e dai preparati per tosse e raffreddore (7,7%).

Per rispondere a questa emergenza sanitaria Banco Farmaceutico ha raccolto in Sicilia nel 2014 un totale di 21.000 farmaci. Di questi 13.590 provengono dalla Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco, che è si tenuta il secondo sabato di Febbraio grazie alla collaborazione di Federfarma nelle 160 farmacie siciliane aderenti all’iniziativa. Altri 7.549 sono stati invece reperiti attraverso donazioni aziendali.

I medicinali raccolti sono destinati ai 70 enti assistenziali siciliani convenzionati con il Banco Farmaceutico tra i quali: Centro Astalli Palermo e Catania, moltissime Caritas su tutto il territorio, Missione Speranza e Carità e S. Vincenzo De Paoli di Palermo e molti altri.

Nello specifico la città siciliana con il più alto fabbisogno nel 2014 è stata Palermo con un totale di 32.891 farmaci, seguita da Messina (8.022), Siracusa (5.060), Trapani (3.474), Catania (2.150) e Ragusa (835).

Non bisogna sottovalutare – dichiara Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico - la crescita costante del fabbisogno sanitario, specialmente in una regione come la Sicilia, dove, oltre ai nuovi poveri generati dal perdurare della crisi economica, bisogna far fronte ogni giorno anche agli sbarchi di profughi che necessitano di assistenza sanitaria”.

Come Banco Farmaceutico – conclude Gradnik - siamo ogni giorno impegnati nel combattere questo fenomeno, ma, ciò nonostante, attualmente riusciamo a coprire solamente il 40% della richiesta. Il mio auspicio è che sensibilizzando i cittadini e le istituzioni locali si potrà aumentare notevolmente il numero di persone assistite nei prossimi anni”.

Da alcuni anni Federfarma Catania – dichiara Bruno Puglisi delegato territoriale di Banco Farmaceutico e consigliere di Federfarma Catania - sta declinando la propria azione tenendo conto dei bisogni della comunità, valorizzando il rapporto tra farmacia e territorio”.

Il Banco Farmaceutico - conclude Puglisi - insieme agli enti assistenziali è in prima linea nel sostegno ai più bisognosi, abbiamo accolto quindi volentieri l'invito di Federfarma per iniziare la costruzione di una rete di sostegno in una terra dove la povertà sanitaria è in continuo aumento, sia per le condizioni economiche che per i continui flussi di migranti che arrivano ogni giorno sulle coste della Sicilia”.