PADRE VALENTINO: OGNI GIORNO ALLA PERIFIERIA DELL'ESISTENZA
Morire per un’infezione a 12 anni, o rischiare la vita perché il costo dell’insulina è pari alla metà dello stipendio. Padre Valentino, missionario a Pointe Noire - Congo Brazzaville, racconta in una lettera a Massimo Ghiribelli, direttore del Centro Missionario Medicinali di Firenze, una delle tante situazioni che giorno dopo giorno deve affrontare.
Carissimo,
ho ritirato giusto ieri il bel pacco che avete confezionato per noi e quello che è bello è che le cose sono proprio quelle che ci sono più necessarie e richieste. Ormai ci intendiamo e tutto fila liscio. Qui entriamo nel tempo della Quaresima con delle piogge tropicali che hanno ridotto la missione a un lago che se ne andrà tra qualche giorno regalandoci sudiciume, ma soprattutto zanzare e una serie di malattie connesse all'igiene approssimativa di questa città e dei suoi responsabili. Perché di laghi di questo tipo ce n'è dappertutto, con bambini che si rotolano dentro: ecco allora la febbre tifoide, malattie della pelle, colera - casi frequenti l'anno scorso... in una città ricchissima di petrolio e legno pregiato e con un porto che è il terzo dell'Africa dopo Abidjan della costa d'Avorio e Dakar del Senegal.
L'altro giorno un ragazzo di 12 anni riceve una botta da un amico, scherzando, all'orecchio, che fa infezione. All'ospedale chiedono una lista infinita di medicinali e il padre non ha i soldi per i medicinali anche perché non sa cosa fare.
Alla fine il pover'uomo viene da me, ma è troppo tardi. Un bambino di 12 anni nel fiore degli anni, bello, sempre sorridente, muore da solo all'ospedale mentre il padre sta correndo per cercare aiuto. "Signore, ma dove sei?" diceva qualcuno.
Ho un amico che lavora alla prigione ed è diabetico, con l’insulina che ogni mese gli costa la metà dello stipendio. Nel frattempo vedo di aiutarlo: se pensi che ha un salario che non arriva a 150 euro al mese e l'insulina gli costa circa 60 euro al mese! Un paese ricchissimo con tanta gente povera!
Cari amici, grazie di quello che fate. E' proprio Vangelo quello che realizzate, se pensate che il vangelo di S. Marco è quasi per la metà il racconto di Gesù che guarisce, sfama e libera dalle malattie: se Gesù ci teneva tanto a guarire vuol dire che ci teneva e ci tiene che noi facciamo lo stesso. "La Chiesa è ancora il buon Samaritano oggi" diceva il papa. Grazie, cari amici. E siate felici di quello che fate. Ciao!
Padre Valentino