Carità in opera contro la povertà sanitaria

VERSO LA GRF/3: MODICA, UNA PRESENZA LAST MINUTE

Una sera di fine gennaio, un farmacista incontrato a una fiera, una proposta inattesa che non si può rifiutare. E così anche in provincia di Ragusa per la prima volta si potrà donare i farmaci.


“Io te la butto lì… con la massima libertà…” – sono queste le ultime parole di Franco (il coordinatore nazionale Area-Territorio del Banco Farmaceutico, ndr) che mi ha chiamato dalla sede di Milano – intorno alle 19, undici giorni prima della GRF - dicendomi di un farmacista incontrato ad una fiera e fortemente desideroso di aderire con la sua farmacia di Modica, in provincia di Ragusa, dove ancora il Banco Farmaceutico non ha messo piede.
Ma, dico io, Franco: ma non hai altri impegni che hai tutta l’Italia da seguire? E, caro Farmacista: è stato tanti anni senza fare la GRF, proprio ora non possiamo più resistere? E poi, dico sempre io: ma c’è tanta brava gente a Ragusa… io abito a Noto e già mi occupo di Siracusa...

I giorni prima della GRF per un Delegato Territoriale - soprattutto per uno che, da quasi dieci anni, pensa puntualmente “Dài! quest’anno passo la palla a qualcun altro. Basta. Mollo. C’ho già duemila altre cose in testa, ecc... ecc...” come da perfetto Ultimo della Classe - sono giorni di fuoco, quelli in cui si concentra tutto quello che non hai fatto per il Banco durante l’anno. (Notare che ho detto “Uno”, mica ho detto “io”! Ogni riferimento a fatti e persone).

Franco infatti mi parlava mentre io ero in una delle Farmacie della mia provincia, Siracusa, a consegnare il “Kit” col materiale necessario allo svolgimento della GRF. Tra l’altro, la farmacista mi aveva appena sollevato l’obiezione che la gente è stanca, soldi ce n’è di meno e, certamente, avrebbe partecipato con meno entusiasmo. Ma come? – le avevo risposto – Me lo dici proprio tu che hai voluto aderire anche quest’anno - mentre la farmacia più vicina a te non ha voluto farlo - ma non solo: il Sabato, di solito, tieni la Farmacia aperta per metà giornata e giorno 8 sarete qui l’intera giornata? Vedi? E’ sempre una sollecitazione personale. Per te come per i tuoi clienti”, ho detto concludendo la mia breve omelia.
“…Per te come per i tuoi clienti…”. E per me.
Era mercoledì sera.

Scena del Sabato mattina: in auto. Mattinata piovosissima in cui con Davide, un mio collega che con grande gratuità quest’anno ci sta dando una mano, da Pachino, dove avevamo consegnato i tre “kit farmacie” più giù d’Italia, ci dirigiamo verso Modica verso la farmacia del dott Amore. “E ora dove ci metteremo tutte 'ste persone a cui ho dato appuntamento?” – pensavo cercando di evitare le pozzanghere più inquietanti.
La preoccupazione svaniva mezz’oretta dopo mentre Amore – mai cognome tanto appropriato per un evento simile - che ci ha accolto come una delegazione regale, ci guidava verso l’elegante sala riunioni della sua mega farmacia.

C’eravamo io, Davide, Rosamaria (una mia collega modicana prontamente mobilitatasi presso la sua Parrocchia con tanto di punto Caritas e con suo figlio in grembo); il dott. Caruso e l’ingegner Di Raimondo, referenti della Caritas locale; Enrico, responsabile del Banco Alimentare di Ragusa; Giorgio e sua moglie che hanno intitolato al loro giovane figlio morto qualche anno fa un’Associazione locale che assiste un centinaio di famiglie; Valentina e Graziano, amici modicani disponibili a fare da volontari; il dott. Amore e suo figlio Carmelo, farmacista presso la stessa farmacia (Amore al quadrato quindi); un giornalista di una TV regionale.

"Vedi? – mi diceva tempo fa il direttore del BF Marco Malinverno (secondo me lui neanche se lo ricorda) ad un incontro fruttuoso a Messina - io non sono visionario: l’Opera cresce da sé. Io non faccio nulla ma devo esserci”.

Io quella mattina ho aperto l’incontro ringraziando tutti senza alcuna formalità ma sinceramente perché io, dopo tutti questi anni di Banco Farmaceutico, rischio di restare per abitudine, come un semplice burocrate – come sottolinea Sarubbi in uno dei brevi video sul sito - ma quel parto che stava accadendo lì, davanti agli occhi di tutti era invece l’imprevisto che mi diceva che “Tutto è dove deve essere e va dove deve andare al luogo assegnato da una Sapienza che (il cielo sia lodato!) non è la nostra”.

Così nasce il Banco Farmaceutico in provincia di Ragusa: con una Farmacia a Modica che - sono certo - l’anno prossimo sarà seguita da molte altre conoscendo il cuore dei ragusani. Nasce non perché – come mi ricordava Franco – qualcuno dalla sede nazionale ha ideato una strategia garibaldina di sbarco per piantare l’ennesima bandierina in Sicilia ma per Amore (in tutti i sensi) che “move il Sole e l’altre stelle”.
(Sì, va beh… ma tanto l’anno prossimo non lo faccio più il Banco...).

Carmelo