Carità in opera contro la povertà sanitaria

BANCO FARMACEUTICO
E L’UNIVERSITA’ EUROPEA DI ROMA
RACCOLGONO INSIEME 284 FARMACI

Per San Tommaso la Sapienza era un dono inseparabile dalla Carità. Così, anche oggi, una piccola iniziativa realizzata all’interno di un ateneo può educare a compiere gesti che costano davvero poco (a volte solo un piccolo sforzo di memoria), ma hanno un valore inestimabile. Per chi li riceve ma – soprattutto - per chi li compie. Del resto, formare integralmente la persona non è da sempre il fine originale dell’università?

Mercoledì 5 aprile, Banco Farmaceutico e l’Università Europa di Roma hanno lavorato insieme per aiutare chi non può permettersi nulla. Nell’atrio dell’Ateneo, una decina tra farmacisti e studenti volontari hanno invitato chiunque passasse tra le mura dell’Università a donare un farmaco per i poveri. Alcuni hanno consegnato un medicinale da banco acquistato appositamente in farmacia. Altri hanno partecipato al Recupero Farmaci Validi, portando da casa un medicinale inutilizzato ma con almeno 8 mesi di validità e nella sua confezione integra. Altri ancora hanno utilizzato DoLine, l’applicazione realizzata da Banco Farmaceutico e Fondazione Tim che consente di donare da Tablet o Smartphone.

Tutti, indistintamente, si sono sentiti coinvolti: studenti, professori, personale tecnico e dipendenti dell’Università, ognuno ha donato qualcosa secondo la modalità che gli è parsa più consona. E, in sole 6 ore (dalle 10.00 alle 16.00), sono così stati raccolti 284 farmaci. Ora, saranno consegnati all’Associazione Gioventù Missionaria, che li userà per rispondere al bisogno dei poveri di cui si prende cura.