Carità in opera contro la povertà sanitaria

Ricordati dei poveri
Sabato 11 febbraio puoi salvare una vita

L’influenza si diffonde ovunque, molte zone continuano a essere scosse dal terremoto e dove c’è anche la neve manca spesso ogni cosa.
I messaggi dei Tg sono diventati quasi un rumore di sottofondo. Qualcuno spera di schivare i malanni, a qualcun altro la scocciatura tocca e dovrà starsene a letto.

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Ma hai mai pensato che ciò che per noi è consuetudine, per chi è povero è condizione drammatica?
Probabilmente no, perché i poveri sono “gli altri”. Altro da noi per tante ragioni ma, soprattutto, perché invisibili ai nostri occhi.
Capita di imbattersi in un senzatetto che chiede l’elemosina o di scorgere fila di indigenti che aspettano un pasto caldo. Circostanze episodiche, dove la nostra vita difficilmente è coinvolta.

Per coinvolgersi basta poco. Anzitutto conoscere. Scoprire che i poveri sono l’anziano solo che ci abita a fianco, il signore di mezza età che incontriamo ogni giorno e ha perso il lavoro, la coppia che aspetta un bimbo e non sa come pagare l’affitto. E i senzatetto, ovviamente, quelli che stanno soffrendo di più.

Tutte queste persone messe insieme, sono 4,6 milioni, mezzo milione in più dell’anno scorso. Lo dice l’Istat.

Ci sono 4,6 milioni di nostri fratelli che in questo momento si stanno ammalando con maggiore frequenza e intensità. E non possono curarsi. Non possono neanche pagare il ticket. Tantomeno un antinfluenzale, un analgesico, un integratore o molte altre medicine necessarie per sopravvivere e stare bene. Ma che il Servizio Sanitario Nazionale non passa.
I poveri devono scegliere ogni giorno se fare la spesa, comprare un panino, pagare una bolletta o curarsi.

Sabato 11 febbraio partecipa alla XVII GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco. Vai in una farmacia che ne espone la locandina. E compra un medicinale per i poveri.

La povertà ci riguarda. Pochi minuti del vostro tempo possono salvare una vita.