Carità in opera contro la povertà sanitaria

CASA JANNACCI: “GRAZIE AL BANCO
ABBIAMO 914 FARMACI IN PIU’ PER I POVERI”

Attraverso le Donazioni aziendali, Banco Farmaceutico ha consegnato 914 confezioni di medicinali all’istituto di Milano che accoglie poveri da tutto il mondo

Chi si prende cura dei poveri? Dei senzatetto, certo, ma anche di quelle centinaia di migliaia di persone che non hanno niente, benché la loro povertà non sia altrettanto visibile; di chi, per esempio, ha perso tutto per una separazione; di chi ha iniziato a bere, è caduto in depressione e ha dissolto la propria identità; e dei migranti, che giungono da terre di conflitto per chiedere asilo politico, o sfuggire a devastazioni naturali.

In Italia, esiste una fitta trama di persone e strutture che, tra mille impedimenti e, spesso, in carenza di mezzi, si adopera affinché gli indigenti possano mangiare, dormire, curarsi.
Una di queste è Casa Jannacci
. Si trova a Milano, in Viale Ortles 69. Ogni mattina, di fronte all’entrata, una via vai di gente d’ogni nazionalità attende per ricevere un numerino. Qui le regole sono fondamentali: la Casa dà un letto per la notte a circa 400 persone al giorno (500-600 durante il periodo invernale). Senza un ordine nell’accettazione, sarebbe impossibile gestire un flusso così imponente, tale da rendere la struttura una delle più grandi a livello europeo.
Nelle camerette da due persone è possibile fermarsi a dormire per, al massimo, 12 mesi. Questo per garantire quel turn over che assicuri un giaciglio a quante più persone possibili. Salvo, ovviamente, eccezioni. Per i più anziani, per esempio, che non saprebbero dove andare, la Casa ha concesso anche lunghe proroghe.

Tra i padiglioni dove sono dislocati i dormitori ci sono anche una sartoria, una piccola falegnameria, un campo da bocce e un campo da volley. E, soprattutto, un ambulatorio medico.
I poveri si ammalano di più e in maniera più grave degli altri, ma non si possono curare. Spesso, non possono permettersi nemmeno un euro per il ticket; l’emarginazione li porta ad autoescludersi da dinamiche sociali semplici e comuni, come il frequentare un medico di base.
La struttura offre loro gratuitamente visite mediche (ben 801 nel 2015), prestazioni ambulatoriali (12.111), farmaci, consigli. I pazienti hanno problemi di droga, alcol, depressione; possono avere coliche renali, ulcere, piaghe, problemi di insufficienza vascolare, ansia. Hanno bisogno di medicinali salvavita, ma anche di terapie iniettive, disinfettanti, antidolorifici. Insomma, di strumenti di cura altrettanto fondamentali.

L’ente assistenziale non è in grado, da solo, di far fronte all’intero fabbisogno di tutti. Il budget a disposizione per l’acquisto di medicinali, infatti, è limitato. “In molti di questi casi, per fortuna, possiamo contare su Banco Farmaceutico”, spiega uno dei responsabili di Casa Jannacci. “Nell’ambito del Piano Antifreddo, abbiamo chiesto e ricevuto in dono, dal Banco, 914 confezioni di medicinali: antibiotici, antibatterici, antinfiammatori, mucolitici, farmaci per l’asma, per l’ulcera gastrica e per quella duodenale, solo per citarne alcuni”.

La consegna di questi farmaci è stata possibile grazie all’iniziativa delle Donazioni aziendali: durante tutto l’anno, Banco Farmaceutico collabora, infatti, con una trentina di case farmaceutiche che, solamente nel 2015, hanno donato più di 1.200.000 confezioni di medicinali (sia con sia senza obbligo di prescrizione) per un controvalore economico pari a circa 11 milioni di euro.