Carità in opera contro la povertà sanitaria

I numeri della GRF e l’esigenza del cuore

Il Banco Farmaceutico ha consegnato ha simbolicamente consegnato i farmaci raccolti durante la GRF a tutti gli enti caritativi convenzionati.

E’ difficile immedesimarsi nel bisogno altrui o avere piena coscienza della miseria che ci vive accanto. E molto difficile, benché in Italia le famiglie che ogni giorno sono costrette a scegliere se mangiare o curarsi siano centinaia di migliaia. Ma al cuore delle persone basta poco per sciogliere l’involucro dell’indifferenza. Spesso, basta conoscere. Per questo, nelle settimane precedenti alla GRF – Giornata di Raccolta del Farmaco 2016, abbiamo cercato di informare il maggior numero possibile di cittadini delle dimensioni dell’indigenza (4,1 milioni di poveri, secondo l’Istat) e del modo per dare una mano (donando un farmaco alla GRF).

La risposta è stata sorprendente. Un popolo intero si è coinvolto, mettendo a disposizione il proprio tempo o i propri soldi. C’è chi lo ha fatto regalando un medicinale, chi prestando la propria professionalità e la propria farmacia (sono 3.681 quelle che hanno aderito), chi facendo un turno da volontario (sono stati oltre 14.000). Ciò è accaduto perché l’esigenza di aiutare il prossimo è incardinata nella struttura profonda dell’animo umano. E ha la stessa forza dell’esigenza del prossimo che chiede aiuto. Insomma, un gesto di carità cambia il cuore di chi lo compie. E’ un atto che vale di per sé ma, come in questo caso, produce anche esiti visibili.

Abbiamo raccolto 353.806 farmaci. Martedì 15, nella nostra sede in via Lorenzini, a Milano, abbiamo voluto consegnarli simbolicamente a tutti gli enti convenzionati con il Banco, 1.663 in tutto, consegnandoli ad una loro rappresentanza: c’erano le onlus Opera San Francesco, Fratelli San Francesco e Assistenza San Fedele e, in videoconferenza, Lucia Ercoli, responsabile di Medicina Solidale, l’istituto che, sotto il Colonnato di San Pietro, ha di recente inaugurato un ambulatorio solidale a servizio dei poveri assistiti dall’Elemosineria Apostolica. L’evento, a cui ha partecipato anche Alda Vanoni, presidente AVSI, è stato presieduto da Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus e Anna Rosa Racca, presidente nazionale di Federfarma.

Un risultato importante, dicevamo, 353.806 medicinali raccolti, per un controvalore economico pari a circa 2 milioni di euro. Ma non sufficiente. “Il risultato di quest’anno è molto soddisfacente, ma i nostri obiettivi sono sempre più grandi. Sarebbe bello un giorno arrivare a raddoppiarli, per giungere ad aiutare sempre più persone. Al momento riusciamo a raggiungerne 400 mila, tramite gli enti caritatevoli che aiutiamo. Ma, quelli che vorremmo poter aiutare, sono molti di più”.
I farmaci raccolti durante la GRF, infatti, arrivano a esaudire il 37,45% del fabbisogno espresso dagli enti, pari a 943.758 farmaci richiesti.  

Insomma, resta ancora moltissimo da fare, ma la disponibilità e la generosità di migliaia di persone ci conforta e ci fa sperare che, un giorno, nessuno dovrà più scegliere tra mangiare o curarsi.

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