Carità in opera contro la povertà sanitaria

8 MARZO; SICILIA: 10,4 % IMMIGRATI SBARCATI SONO DONNE,
CRESCONO LE “MALATTIE SOCIALI”

In occasione della Festa della donna Banco Farmaceutico dona 2690 confezioni di farmaci per le donne immigrate che vivono nell’isola

Come noto, il contesto sociale siciliano è uno dei più complessi del Paese. L’ultimo dato del 2012 è particolarmente drammatico: l’incidenza della povertà relativa è pari al 29,6% delle famiglie (27,3% nel 2011, +2,3%), rispetto a una media nazionale del 12,7%.
Gli stranieri residenti in Sicilia (anno 2011) sono circa 141.000, di cui 73.000 sono donne. Di questi, 15.370 vivono in provincia di Palermo. Ad essi vanno aggiunti gli irregolari, la cui stima è impossibile.
La situazione generale è resa complicata soprattutto a causa degli sbarchi di migranti, che trovano proprio nella Sicilia il primo punto di approdo naturale. I dati del Ministero degli Interni fotografano la situazione dell’ultimo triennio: complessivamente, tra il 2011 e l’aprile 2013 (ultimo dato disponibile) sono sbarcate nella regione oltre 68.000 persone, nella larga maggioranza uomini (92,4%).
In tre anni le donne migranti arrivate in Sicilia sono state circa 4.300: nel 2012 hanno rappresentato quasi il 10,4% delle persone sbarcate. Ben il 12% degli arrivi hanno riguardato minori di 18 anni, prevalentemente senza genitori, ma in questo caso l’andamento è decisamente crescente nel corso del tempo: i minori rappresentavano infatti meno del 6% dei migranti sbarcati in Sicilia nel 2011, mentre nel 2013 sono arrivati a superare il 16% dei casi.
In Sicilia sono presenti nel 2014 un totale di 68 enti partecipanti alla Rete del Banco Farmaceutico: di questi 20 sono a Palermo e provincia. Questi enti aiutano complessivamente 26.183 persone, di cui 13.276 a Palermo.
La maggioranza degli utenti sono di nazionalità italiana (72,8% nella regione). A Palermo, però, l’incidenza degli stranieri è leggermente superiore (30,4%) benché in diminuzione rispetto al 2013.
Complessivamente le donne aiutate dagli enti caritativi sono 12.745, pari al 48,4% del totale degli utenti. Le donne straniere tendono ad essere più giovani, e una su quattro è minorenne: (** vedi tabella n.1 sotto)


Nel capoluogo siciliano le donne aiutate dagli enti caritativi sono 5.808, pari al 43,7% del totale degli utenti. In generale si tratta di donne più giovani: è minorenne una su quattro tra le italiane e quasi una su tre tra le straniere.
A Palermo però si registra anche la maggior diffusione di utenza tra le donne anziane (over 65 anni) italiane: sono infatti 1.210, pari al 37,3%dell’utenza degli enti del capoluogo: (** vedi tabella n.2 sotto)

A Palermo i minorenni sono in tutto 4.069, pari al 30,6% dell’intera popolazione di utenti degli enti caritativi; in Sicilia i minorenni sono invece solo il 21,6% della popolazione di utenti complessivi. Sempre nel capoluogo siciliano gli anziani sono invece 3.213, pari al 24,2% del totale. In Sicilia l’incidenza degli anziani è invece pari al 30,1% del totale.
Nonostante l’età media inferiore, gli utenti con malattie croniche sono molto più elevati a Palermo (29,6%) rispetto alla media siciliana (17,1%).
Le donne immigrate che arrivano in Sicilia sono affette spesso dalle patologie più consuete, ma ci sono anche molti casi di diabete, ipertensione e malattie metaboliche. Vi è poi un problema rilevante che riguarda la prevenzione dei comuni disturbi ginecologici (infezioni batteriche e cistiti).
Un altro elemento importante è che gli ambulatori delle strutture assistenziali si trovano spesso ad affrontare anche malattie del “disagio sociale” come ad esempio la tubercolosi o la depressione.
Complessivamente, nel corso della Giornata di Raccolta del Farmaco 2013 sono state consegnate in tutta la Sicilia 13.464 confezioni di medicinali, per un valore commerciale di oltre 75.000 euro. Ciò ha permesso di rispondere a quasi il 30% delle richieste di farmaci di automedicazione degli enti dell’isola.
Minor copertura è invece stata possibile a Palermo, dove sono state consegnate 6.085 confezioni per un valore di quasi 34.000 euro, rispondendo a poco più del 20% delle necessità degli enti della provincia.
A questi si aggiungono le 6.182 confezioni di farmaci (pari a 46.149 euro) provenienti dalle donazioni aziendali destinate a 3 grandi enti assistenziali di Palermo convenzionati con Banco Farmaceutico. In questo caso si tratta non solo di farmaci da banco, ma anche di antibiotici, presidi e integratori. Nel corso della GRF 2014 sono state invece raccolte 13.849 confezioni di farmaci di automedicazione in tutta la Regione Sicilia a fronte di un fabbisogno degli enti assistenziali di 52.432 confezioni.
In occasione della festa della donna verranno consegnate 2.690 confezioni di farmaci, donati dall’azienda Zambon Italia agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico (come Caritas Palermo, Centro Astalli, Missione Speranza e Carità, Centro Santa Chiara e progetto Maddalena) impegnati nell’assistenza sanitaria alle donne immigrate.

Spesa sanitaria e farmaceutica in Sicilia
In Sicilia si spendono in media 60,4 euro al mese per consumi di tipo sanitario: si tratta del consumo più basso tra tutte le Regioni italiane, fatto salvo il caso della Campania (dove si spendono solo 54,97 euro al mese). Le famiglie in condizione di povertà siciliane spendono 14,14 euro al mese, registrano una differenza negativa di circa 52 euro rispetto alla spesa media delle famiglie non povere: le famiglie povere siciliane sono quelle i cui consumi si distanziano meno da quelle non povere, anche in questo caso con la sola eccezione della Campania (regione in cui il gap è di soli 46,64 euro).

La media di spesa sanitaria in Italia è di 92,45 euro, quella dei poveri è di 16,34 euro con un gap di oltre 80 euro rispetto alla spesa delle famiglie non povere. Sul totale di 92 euro mensili spesi dalle famiglie per beni e servizi sanitari, 42,41 euro sono stati dedicati all’acquisto dei medicinali (costo totale o ticket), mentre per le famiglie povere la quasi totalità della spesa sanitaria è dedicata all’acquisto di farmaci (12,47 dei 16,34 mensili).

La spesa per medicinali delle famiglie siciliane non si scosta di molto da quella media nazionale, il totale delle famiglie spende mediamente 43,28 euro, le sole famiglie siciliane povere hanno una spesa mensile di 13,43 euro, inferiore di circa 33 euro rispetto alla spesa delle famiglie siciliane non povere.

Spesa farmaceutica in Sicilia
La spesa lorda complessiva è stata nel 2013 pari a 833,7 milioni (-3,1% rispetto al 2011). Spesa lorda pro-capite medicinali classe A convenzionati: 178,90 euro (-3,3%) Spesa lorda pro-capite medicinali classe C: 38,2 euro (-2,8%) Spesa lorda pro capite automedicazione: 25,5 euro (+13,0%). Il confronto con le altre regioni segnala che in Sicilia i consumi farmaceutici in regime di convenzione continuano ad avere un trend espansivo, come negli scorsi anni: si sono dunque acquistate più confezioni e più costose rispetto alle medie italiane. Trend simile si osserva per altro in tutte le altre regioni del Sud.

Tabella 1
DONNEMINORIADULTEANZIANETOTALE
ITALIANE1.407 16,6%5.504 64,8%1.586 18,7%8.497
STRANIERE1.090 25,7%2.476 58,3%682 16,1%4.248
Tabella 2
DONNEMINORENNIADULTEANZIANETOTALE
ITALIANE790 24,3%1.248 38,4%1.210 37,3%3.248
STRANIERE834 32,6%1.145 55,3%310 12,1%2.560

8 MARZO; SICILIA: 10,4 % IMMIGRATI SBARCATI SONO DONNE,
CRESCONO LE “MALATTIE SOCIALI”

In occasione della Festa della donna Banco Farmaceutico dona 2690 confezioni di farmaci per le donne immigrate che vivono nell’isola

Come noto, il contesto sociale siciliano è uno dei più complessi del Paese. L’ultimo dato del 2012 è particolarmente drammatico: l’incidenza della povertà relativa è pari al 29,6% delle famiglie (27,3% nel 2011, +2,3%), rispetto a una media nazionale del 12,7%.
Gli stranieri residenti in Sicilia (anno 2011) sono circa 141.000, di cui 73.000 sono donne. Di questi, 15.370 vivono in provincia di Palermo. Ad essi vanno aggiunti gli irregolari, la cui stima è impossibile.
La situazione generale è resa complicata soprattutto a causa degli sbarchi di migranti, che trovano proprio nella Sicilia il primo punto di approdo naturale. I dati del Ministero degli Interni fotografano la situazione dell’ultimo triennio: complessivamente, tra il 2011 e l’aprile 2013 (ultimo dato disponibile) sono sbarcate nella regione oltre 68.000 persone, nella larga maggioranza uomini (92,4%).
In tre anni le donne migranti arrivate in Sicilia sono state circa 4.300: nel 2012 hanno rappresentato quasi il 10,4% delle persone sbarcate. Ben il 12% degli arrivi hanno riguardato minori di 18 anni, prevalentemente senza genitori, ma in questo caso l’andamento è decisamente crescente nel corso del tempo: i minori rappresentavano infatti meno del 6% dei migranti sbarcati in Sicilia nel 2011, mentre nel 2013 sono arrivati a superare il 16% dei casi.
In Sicilia sono presenti nel 2014 un totale di 68 enti partecipanti alla Rete del Banco Farmaceutico: di questi 20 sono a Palermo e provincia. Questi enti aiutano complessivamente 26.183 persone, di cui 13.276 a Palermo.
La maggioranza degli utenti sono di nazionalità italiana (72,8% nella regione). A Palermo, però, l’incidenza degli stranieri è leggermente superiore (30,4%) benché in diminuzione rispetto al 2013.
Complessivamente le donne aiutate dagli enti caritativi sono 12.745, pari al 48,4% del totale degli utenti. Le donne straniere tendono ad essere più giovani, e una su quattro è minorenne: (** vedi tabella n.1 sotto)


Nel capoluogo siciliano le donne aiutate dagli enti caritativi sono 5.808, pari al 43,7% del totale degli utenti. In generale si tratta di donne più giovani: è minorenne una su quattro tra le italiane e quasi una su tre tra le straniere.
A Palermo però si registra anche la maggior diffusione di utenza tra le donne anziane (over 65 anni) italiane: sono infatti 1.210, pari al 37,3%dell’utenza degli enti del capoluogo: (** vedi tabella n.2 sotto)

A Palermo i minorenni sono in tutto 4.069, pari al 30,6% dell’intera popolazione di utenti degli enti caritativi; in Sicilia i minorenni sono invece solo il 21,6% della popolazione di utenti complessivi. Sempre nel capoluogo siciliano gli anziani sono invece 3.213, pari al 24,2% del totale. In Sicilia l’incidenza degli anziani è invece pari al 30,1% del totale.
Nonostante l’età media inferiore, gli utenti con malattie croniche sono molto più elevati a Palermo (29,6%) rispetto alla media siciliana (17,1%).
Le donne immigrate che arrivano in Sicilia sono affette spesso dalle patologie più consuete, ma ci sono anche molti casi di diabete, ipertensione e malattie metaboliche. Vi è poi un problema rilevante che riguarda la prevenzione dei comuni disturbi ginecologici (infezioni batteriche e cistiti).
Un altro elemento importante è che gli ambulatori delle strutture assistenziali si trovano spesso ad affrontare anche malattie del “disagio sociale” come ad esempio la tubercolosi o la depressione.
Complessivamente, nel corso della Giornata di Raccolta del Farmaco 2013 sono state consegnate in tutta la Sicilia 13.464 confezioni di medicinali, per un valore commerciale di oltre 75.000 euro. Ciò ha permesso di rispondere a quasi il 30% delle richieste di farmaci di automedicazione degli enti dell’isola.
Minor copertura è invece stata possibile a Palermo, dove sono state consegnate 6.085 confezioni per un valore di quasi 34.000 euro, rispondendo a poco più del 20% delle necessità degli enti della provincia.
A questi si aggiungono le 6.182 confezioni di farmaci (pari a 46.149 euro) provenienti dalle donazioni aziendali destinate a 3 grandi enti assistenziali di Palermo convenzionati con Banco Farmaceutico. In questo caso si tratta non solo di farmaci da banco, ma anche di antibiotici, presidi e integratori. Nel corso della GRF 2014 sono state invece raccolte 13.849 confezioni di farmaci di automedicazione in tutta la Regione Sicilia a fronte di un fabbisogno degli enti assistenziali di 52.432 confezioni.
In occasione della festa della donna verranno consegnate 2.690 confezioni di farmaci, donati dall’azienda Zambon Italia agli enti assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico (come Caritas Palermo, Centro Astalli, Missione Speranza e Carità, Centro Santa Chiara e progetto Maddalena) impegnati nell’assistenza sanitaria alle donne immigrate.

Spesa sanitaria e farmaceutica in Sicilia
In Sicilia si spendono in media 60,4 euro al mese per consumi di tipo sanitario: si tratta del consumo più basso tra tutte le Regioni italiane, fatto salvo il caso della Campania (dove si spendono solo 54,97 euro al mese). Le famiglie in condizione di povertà siciliane spendono 14,14 euro al mese, registrano una differenza negativa di circa 52 euro rispetto alla spesa media delle famiglie non povere: le famiglie povere siciliane sono quelle i cui consumi si distanziano meno da quelle non povere, anche in questo caso con la sola eccezione della Campania (regione in cui il gap è di soli 46,64 euro).

La media di spesa sanitaria in Italia è di 92,45 euro, quella dei poveri è di 16,34 euro con un gap di oltre 80 euro rispetto alla spesa delle famiglie non povere. Sul totale di 92 euro mensili spesi dalle famiglie per beni e servizi sanitari, 42,41 euro sono stati dedicati all’acquisto dei medicinali (costo totale o ticket), mentre per le famiglie povere la quasi totalità della spesa sanitaria è dedicata all’acquisto di farmaci (12,47 dei 16,34 mensili).

La spesa per medicinali delle famiglie siciliane non si scosta di molto da quella media nazionale, il totale delle famiglie spende mediamente 43,28 euro, le sole famiglie siciliane povere hanno una spesa mensile di 13,43 euro, inferiore di circa 33 euro rispetto alla spesa delle famiglie siciliane non povere.

Spesa farmaceutica in Sicilia
La spesa lorda complessiva è stata nel 2013 pari a 833,7 milioni (-3,1% rispetto al 2011). Spesa lorda pro-capite medicinali classe A convenzionati: 178,90 euro (-3,3%) Spesa lorda pro-capite medicinali classe C: 38,2 euro (-2,8%) Spesa lorda pro capite automedicazione: 25,5 euro (+13,0%). Il confronto con le altre regioni segnala che in Sicilia i consumi farmaceutici in regime di convenzione continuano ad avere un trend espansivo, come negli scorsi anni: si sono dunque acquistate più confezioni e più costose rispetto alle medie italiane. Trend simile si osserva per altro in tutte le altre regioni del Sud.

Tabella 1
DONNEITALIANE
MINORENNI1.407 16,6%
ADULTE5.504 64,8%
ANZIANE1.586 18,7%
TOTALE8.497
DONNESTRANIERE
MINORENNI1.090 25,7%
ADULTE2.476 58,3%
ANZIANE682 16,1%
TOTALE4.248
Tabella 2
DONNEITALIANE
MINORENNI790 24,3%
ADULTE1.248 38,4%
ANZIANE1.210 37,3%
TOTALE3.248
DONNESTRANIERE
MINORENNI834 32,6%
ADULTE1.145 55,3%
ANZIANE310 12,1%
TOTALE2.560